Dedicato ad Andrea Di Marco 2012
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Ad Andrea, al suo realismo della "Dopostoria" ANDREA DI MARCO, Palermo 1970-2012 P rima ancora di conoscere Andrea, sette anni fa, avevo visto alcuni suoi quadri quì e la, prima sul web, poi dal vero, senza la presenza dell’autore o qualcuno che me ne parlasse, e mi avevano subito incuriosito e trasmesso il senso ineffabile dell’inattualità, quel ” sesto senso” che piace tanto a me e che vado inseguendo a modo mio da tempo: quel riscattarsi dall’ansia delle mode e assumere un tempo proprio, una propria clessidra emozionale ed estetica. Eppure avevo capito subito, non conoscendolo, che quella pittura, tuttavia, nonostante le apparenze di un gesto maturo e controllato, era di un ragazzo, perchè c’era il battito e l’adrenalina di un ragazzo in quei paesaggi, non di un vecchio maestro. Mi piacque subito, questo “macchiaiolo” talentuoso, questo “scapiglato” postromantico, intento a rovistare nel paesaggio della “Dopostoria”, come lo avrebbe chi