da: "TRAME D'ARTISTA" (di Marina Giordano) 2012
Un'interessante e ricca ricerca di Marina Giordano attraverso l'uso e la presenza, nelle pratiche artistiche, del filo, dell'ordito e di trame d'artista, dalle avanguardie storiche all'arte dei nostri giorni.
Nel testo, il brano dedicato ad Alfonso Leto:
«(…)I ricordi d’infanzia legano al mondo dl filo artisti come Angelo Filomeno (Ostuni, 1963), affidato all’età di sette anni dalla madre da un sarto per imparare un mestiere e autore di raffinati ricami su seta, di forte impianto pittorico, e il siciliano Alfonso Leto (S.Stefano Quisquina, 1956), figlio di una sarta e marito di un’abile ricamatrice.
Egli ricorda con una vena di nostalgia…
(…) è l’inesauribile serbatoio di felicità che è stata la mia infanzia di figlio di sarta allevato nell’operoso gineceo di un laboratorio di provincia, dove il lavoro era strettamente connaturato all’idea dell’estetica e del bello.
"Situation comedy" ricamo ed olio su lino. cm. 200 x 150 |
computer attraverso il ductus di un mouse. Il filo, che l’artista inserisce per la prima volta in un quadro nel 1999 per la sua personale “Misteri gaudiosi” alla Art gallery Banchi Nuovi di Roma, serve a innescare un processo di ragionamento sull’inattualità del gesto pittorico che deve continuamente combattere co il virtuale, il digitale, l’automatico. (…)»
Marina Giordano (da: “Trame d’artista”, ediz. Postmedia book, Milano 2012, alle pagg.128-129)